ALCUNI
DEI LIBRI PER VOI…..
Assassinio sull'Orient Express (Murder on the Orient Express) è uno
tra i più famosi romanzi gialli di Agatha Christie,
reso ancora più celebre dall'omonimo
film. Ha tra i protagonisti il detective belga Hercule Poirot.
Scritto dalla Christie durante
un suo soggiorno a Istanbul, nella
stanza 411 del Pera Palas
Hotel (oggi adibita a piccolo
museo in suo onore).
TRAMA
L’investigatore Hercule Poirot,
avendo preso l'Orient Express (Istambul-Calais), si trova a indagare
sull’assassinio di un certo Ratchett, un distinto americano ritrovato esanime
nel proprio scompartimento, sullo stesso treno in cui viaggia il detective. Ma
un’abbondante nevicata bloccherà il convoglio per parecchie ore, e in questo
modo Poirot si vedrà costretto a ipotizzare che l’assassino sia uno dei
passeggeri il cui scompartimento è nella carrozza per Calais, la stessa in cui
si trova quello del signor Ratchett.
Poirot conduce, suo malgrado, l'inchiesta per scoprire chi è o chi sono gli assassini nonché il movente.
D’ADAMO – STORIA DI IQBAL
NOTIZIE DEL LIBRO : Il libro è stato scritto nel 2001 ; la
problematica affrontata è quella dello sfruttamento minorile.
SINTESI DEL LIBRO:
SINTESI DEL LIBRO:
Tutto incomincia nella
periferia di Lahore, in Pakistan.
Era primavera e gli schiavi, appena alzati, incominciavano a tessere nella casa di Hussain Khan.
La fabbrica di tappeti si trovava sotto le lamiere, nella periferia di Lahore. Lì il clima varia a seconda delle stagioni.
Fatima,la ragazzina che all'inizio del libro introduce la storia di Iqbal cerca di instaurare un buon rapporto con gli altri bambini schiavi del telaio.
Il primo giorno di lavoro alla fabbrica di tappeti, il padrone assegnava ad ogni bambino il proprio telaio, con sopra una lavagnette con dei segni: era il debito.
Di fatto i bambini erano stati assegnati al titolare del genitore,che aveva contatto un forte debito. Il lavoro del minore era il mezzo per pagare il debito.
Alla fine della giornata si cancellava un segno, agli occhi del bambino.
Ogni segno equivaleva ad una rupia, e ogni giorno il padrone ne avrebbe dovuta dare una a ogni bambino, come pegno per il lavoro svolto.
C’è chi diceva che era impossibile cancellare tutti i segni, poiché non era mai successo.
In teoria, quando la lavagna era completamente pulita, il bambino poteva tornare a casa.
Era primavera e gli schiavi, appena alzati, incominciavano a tessere nella casa di Hussain Khan.
La fabbrica di tappeti si trovava sotto le lamiere, nella periferia di Lahore. Lì il clima varia a seconda delle stagioni.
Fatima,la ragazzina che all'inizio del libro introduce la storia di Iqbal cerca di instaurare un buon rapporto con gli altri bambini schiavi del telaio.
Il primo giorno di lavoro alla fabbrica di tappeti, il padrone assegnava ad ogni bambino il proprio telaio, con sopra una lavagnette con dei segni: era il debito.
Di fatto i bambini erano stati assegnati al titolare del genitore,che aveva contatto un forte debito. Il lavoro del minore era il mezzo per pagare il debito.
Alla fine della giornata si cancellava un segno, agli occhi del bambino.
Ogni segno equivaleva ad una rupia, e ogni giorno il padrone ne avrebbe dovuta dare una a ogni bambino, come pegno per il lavoro svolto.
C’è chi diceva che era impossibile cancellare tutti i segni, poiché non era mai successo.
In teoria, quando la lavagna era completamente pulita, il bambino poteva tornare a casa.
Iqbal si è ribellato alla schiavitù dei
bambini e fuggì, organizzò manifestazioni e scioperi ma fu assassinato dalla mafia dei tappeti e il colpevole non fu mai identificato.
Il suo nome è diventato il simbolo della lotta
per liberare decine di milioni di bambini di tutto il mondo dalla violenza e
dalla schiavitù.
Queste sono tra le poche foto di Iqbal Masih, ucciso a 12 anni per essersi ribellato ad una vita da schiavo.
ANNA FRANK – DIARIO
Il Diario di Anna Frank racconta (in lingua olandese) la vita di una ragazza ebrea di Amsterdam, costretta nel 1942 a entrare nella clandestinità insieme alla famiglia per
sfuggire alle persecuzioni e ai campi di sterminio nazisti. Nel diario da lei tenuto, Anna racconta la vita e le vicende di
tutti i giorni, scrivendo le proprie impressioni sulle persone che vivono con
lei.
Nell'agosto del 1944 i clandestini vennero scoperti e arrestati; furono
condotti al campo di concentramento di Westerbork (lo stesso in cui era stata deportata Helga Deen, giovane studentessa autrice del diario Kamp Vught, poi uccisa nel 1943 assieme alla famiglia nel campo di sterminio di Sobibór); da qui le loro strade si divisero, ma ad eccezione del
padre di Anna, tutti quanti morirono all'interno dei campi di sterminio nazisti. Anna morirà di tifo a Bergen-Belsen, campo di concentramento situato in Germania, nel marzo del 1945, insieme alla sorella Margot, dopo essere stata
deportata nel settembre 1944 ad Auschwitz.
Alcuni amici di famiglia che
avevano aiutato i clandestini riuscirono a salvare gli appunti scritti da Anna
all'interno dell'alloggio segreto, consegnandoli poi al padre, Otto Frank, che
ne curò la pubblicazione avvenuta ad Amsterdam nel 1947, col titolo originale Het
Achterhuis (Il retrocasa).
L'edizione a stampa tenne conto
sia degli scritti originali, sia di successive rielaborazioni che Anna stessa
stava facendo, auspicando una futura pubblicazione del suo diario; inoltre
alcune pagine del diario furono omesse, perché ritenuta da Otto Frank non
rilevanti.
Dopo un'accoglienza iniziale
piuttosto fredda, a mano a mano che il pubblico veniva a conoscenza dei fatti
della Shoah, il libro suscitò un vasto interesse ed ebbe svariate
traduzioni e pubblicazioni (ad oggi è pubblicato in più di quaranta paesi) e
rappresenta un'importante testimonianza delle violenze subite dagli ebrei
durante l'occupazione del nazismo.
Nel 2009 l'UNESCO ha
inserito il Diario di Anna
Frank nell'Elenco delle Memorie
del mondo.
Il manoscritto originale è
conservato nell'Istituto nazionale degli archivi sulla seconda guerra mondiale
di Amsterdam.
HOSSEINI – IL CACCIATORE DI
AQUILONI
Il cacciatore di
aquiloni (The
Kite Runner) è il primo
romanzo dello scrittore statunitense di origine afgana Khaled Hosseini.
Il cacciatore di aquiloni è ambientato tra l'America, il Pakistan e l'Afghanistan e narra dell'amicizia tra due coetanei di etnia diversa: Amir e Hassan. Amir è un ragazzo afgano di etnia pashtun e Hassan è di etnia hazara e dimostra una grande lealtà verso Amir, suo grande amico.
I due amici, Amir ed Hassan crescono assieme nella
città di Kabul; la loro maggiore aspirazione è vincere l'evento del
quartiere: la caccia agli aquiloni. Lo scopo di questo gioco è tagliare, per
mezzo del proprio aquilone, il filo di quello degli altri giocatori. Gli
aquiloni diventano di proprietà di chi li recupera: chi taglierà il filo del
penultimo aquilone rimasto in aria vincerà la competizione e se riesce poi a
recuperarlo ne fa il suo trofeo.Il cacciatore di aquiloni è ambientato tra l'America, il Pakistan e l'Afghanistan e narra dell'amicizia tra due coetanei di etnia diversa: Amir e Hassan. Amir è un ragazzo afgano di etnia pashtun e Hassan è di etnia hazara e dimostra una grande lealtà verso Amir, suo grande amico.
Poi.......
MILLE
SPLENDIDI SOLI
Mille splendidi
soli è il secondo romanzo dello scrittore statunitense di origine afghana Khaled Hosseini,autore del best-seller Il cacciatore di aquiloni. Il titolo originale dell'opera è A
Thousand Splendid Suns. Il libro narra la storia di due donne e della loro vita
durante i vari conflitti che negli anni si sono susseguiti in Afghanistan fino
ad oggi. Il romanzo è dedicato a Haris e Farah e a tutte le donne del suo
paese.
A quindici anni, Mariam non
è mai stata a Herat. Dalla sua kolba di legno in cima alla collina, osserva i
minareti in lontananza e attende con ansia l’arrivo del giovedì, il giorno in
cui il padre le fa visita e le parla di poeti e giardini meravigliosi, di razzi
che atterrano sulla luna e dei film che proietta nel suo cinema. Mariam
vorrebbe avere le ali per raggiungere la casa di Herat, dove il padre non la
porterà mai perché lei è una harami, una bastarda, e sarebbe un’umiliazione per
le sue tre mogli e i dieci figli legittimi ospitarla sotto lo stesso tetto.
Vorrebbe anche andare a scuola, ma sarebbe inutile, le dice sua madre, come
lucidare una sputacchiera. L’unica cosa che deve imparare è la sopportazione.
Laila è
nata a Kabul la notte della rivoluzione, nell’aprile del 1978. Aveva solo due
anni quando i suoi fratelli si sono arruolati nella jihad. Per questo, il
giorno del funerale, le è difficile piangere. Per Laila, il vero fratello è
Tariq, il bambino dei vicini, che ha perso una gamba su una mina antiuomo ma sa
difenderla dai dispetti dei coetanei; il compagno di giochi che le insegna le
parolacce in pashto e ogni sera le dà la buonanotte con segnali luminosi dalla
finestra.Mariam e Laila non potrebbero essere più diverse, ma la guerra le farà incontrare in modo imprevedibile. Dall’intreccio di due destini, una storia indimenticabile che ripercorre la Storia di un paese in cerca di pace, dove l’amicizia e l’amore sembrano ancora l’unica salvezza.
E' un romanzo bellissimo, indimenticabile.
KINNEY - DIARIO DI UNA SCHIAPPA
La dura verità
Diario di una
schiappa - La dura verità è
il quinto libro della saga di libri umoristici scritta da Jeff Kinney.
Greg ha sempre avuto tanta
fretta di crescere, ma diventare grandi è davvero uno spasso come ci si
aspetta? Fra riunioni di famiglia, lezioni sui "fatti della vita",
una piccola guerra con la nuova colf e un'apocalittica notte trascorsa a scuola,
Greg dovrà affrontare nuove ed esilaranti avventure senza il fedele amico
Rowley. Ce la farà da solo? E quale sarà la dura verità?
KONISBURG – L’ALFABETO DEL
SILENZIO
Un profondo,
misterioso silenzio avvolge il tredicenne Branwell, che ha smesso di parlare
nello stesso istante in cui Nikki, la sua sorellastra neonata, è entrata in
coma. Da allora il ragazzo non ha detto una parola, nemmeno per difendersi
dall'accusa di aver fatto cadere la piccola, procurandole un danno forse
irreparabile. Ad affermarlo è Vivian, la fragile e seduttiva baby-sitter
inglese che avrebbe dovuto occuparsi di Nikki e che ora si è trasformata in
testimone implacabile, arrivando a parlare non di una disattenzione, ma di un
gesto deliberato da parte di un adolescente ostile al nuovo matrimonio del
padre. Muto, solo, atrocemente sofferente, Branwell ha tuttavia un amico,
Connor, che non crede alla sua colpevolezza e cerca in ogni modo la verità. Un
amico capace di inventarsi l'unica strada per comunicare con lui: l'alfabeto del
silenzio...
NIENTE CI FU
‘Niente ci fu’ è il libro di Beatrice
Monroy che racconta la storia di una ‘fuitina’ molto particolare, quella di Franca Viola.
La cosiddetta
‘fuitina’ è una fuga d’amore, ma anche
un rapimento con stupro,
che si trasforma in matrimonio per un’usanza allora molto
diffusa in Sicilia. I due ragazzi ‘fuggono insieme’, più o meno
consensualmente, quando la loro relazione è osteggiata dalle famiglie. A cose fatte, le famiglie accettano o impongono
il matrimonio per rimediare alla vergogna della figlia non più vergine. Per senso
d’onore il figlio
farà la sua parte, conducendo la ragazza all’altare. Il 26 dicembre del 1965
una giovane semplice, di nome Franca, si contrappose a questo sistema
di uomini e di
leggi fatte da uomini.
Appena
diciassettenne, Franca Viola, dopo avere rifiutato le avances di un innamorato,
viene rapita mentre si trova nella sua casa di Alcamo. Filippo
Melodia, rampollo della famiglia mafiosa dei Rimi, la tiene
segregata per una settimana intera. L’epilogo sarebbe stato il
matrimonio riparatore, previsto dalla legge italiana. Il
padre di Franca invece finge di accettare un accordo per liberare la figlia,
avvisa i carabinieri e fa arrestare Melodia.
Franca
Viola non volle in alcun modo acconsentire alle nozze previste, creando
un precedente seguito da molte donne. E’ così che diventa un’icona del movimento femminista
italiano. La legge che tutelava l’autore della violenza, pur
avendo innescato un rovente dibattito politico e indignato l’opinione pubblica,
sarà modificata solo nel 1981, con la cancellazione del matrimonio riparatore.
“’Niente
ci fu’ è un modo di dire delle madri siciliane: quando i figli si fanno male si
fa ricorso a questa espressione per minimizzare – spiega Beatrice Monroy. In
generale, se si tratta di qualcosa di serio, è l’autocensura che caratterizza una certa cultura
femminile siciliana del non-detto”. Dopo il can can mediatico
sviluppatosi attorno alla vicenda, Franca Viola è uscita di scena, avvolta nel
silenzio. “Dove sono finite le sue parole? – chiede l’autrice – Ho cercato di
dare voce a lei e a tante altre donne vittime di violenza,
diventate ormai testimoni mute . La violenza sulle donne assume connotati
specifici perché condizionata dalla presenza della mafia,
il cui primo comandamento è l’omertà”.
PETROSINO
– VALENTINA DA GRANDE
Ciao, sono Valentina. Hai mai pensato a come sarai da grande?
Io ci penso spesso e immagino di fare l'insegnante, di sposarmi con Tazio...
immagino la vita di Ottilia, mi chiedo se saremo ancora amiche.
E se tutto questo accadesse davvero? Se domani per magia mi svegliassi grande?
E se tutto questo accadesse davvero? Se domani per magia mi svegliassi grande?
PETROSINO – VALENTINA, SEI UN MITO!
Valentina:
Questa volta con i miei amici mi sono lanciata in una grande
impresa: portare in scena nel teatro del quartiere la famosa tragedia greca
dell'Alcesti. Abbiamo pensato a tutto: copione, scene, costumi! Lo spettacolo
si preannuncia un vero successo... si alzi il sipario!
ROSSO – SPETTRO CONTRO SPETTRO
Caty non è come tutti gli altri fantasmi: non sa fluttuare e
quando dorme sogna. Spesso i suoi sogni si trasformano in incubi terrificanti.
Da quando è uno spettro, poi, lei e i suoi amici, il gatto Pinky e lo
scienziato Doc, hanno lottato uniti contro il Male, affrontando mostri
terribili. Un giorno però tra loro arriva un nuovo spettro, che cerca di
metterli uno contro l'altro. Cosa vuole veramente questo intruso? Per non
perdere i suoi compagni, Caty è pronta ad affrontare anche le paure più
insormontabili: così ha inizio la sua più spaventosa avventura...
E' un racconto molto poetico che,
nella forma di un'opera letteraria per ragazzi,
affronta temi come il senso della vita e il significato dell'amore e
dell'amicizia. Ciascun capitolo del libro racconta di un diverso incontro che
il protagonista fa con diversi personaggi e su diversi pianeti e ognuno di
questi bizzarri personaggi lascia il piccolo principe stupito e sconcertato
dalla stranezza delle "persone adulte". Ad ogni modo, ognuno di
questi incontri può essere identificato come un'allegoria o uno stereotipo
della società moderna e contemporanea. È fra le opere letterarie più celebri
del XX secolo e tra le più vendute della storia: è stato tradotto in più di 220 lingue e dialetti e
stampato in oltre 134 milioni di copie in tutto il mondo.
Costituisce una sorta di educazione sentimentale. L'opera, sia
nella sua versione originaria che nelle varie traduzioni, è illustrata da una
decina di acquerelli dello stesso Saint-Exupéry, disegni semplici e un po' naïf, che sono celebri quanto il racconto.
Il racconto è dedicato al bambino che fu Léon Werth, amico
dell'autore.
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